bony
2009-08-05 05:40:41 UTC
La lega torna a parlare di gabbie salariali.
E' una discussione che non sta in piedi.
Se al sud la vita costa il 16% in meno, è anche vero che si guadagna meno.
Parlo di reddito pro capite.
E' vero che lo statale del nord prende quanto uno statale del sud
ed anche la trattazione nazionale degli stipendi porta ad un pareggio di
stipendi,
ma la realtà non è così come sembra in moltissimi casi.
Al nord c'è lavoro ed al sud no.
Una famiglia di statale del sud è già tanto che ha lo stipendio, mentre al
nord lavoro tutti in famiglia.
La società italiana è strutturata così e poco si può fare.
L'unico provvedimento che si può prendere riguarda il reddito familiare
e tentare di pareggiarlo in base al costo della vita.
Nel senso che bisgona tener conto del reddito complessivo della famiglia per
assegnare un bonus a chi è sfavorito, ma ciò implica un conteggio complicato
perchè il fisco non è efficiente e si otterrebbero altre ingiustizie.
Basta pensare agli imprenditori che dichiarano meno dei dipendenti o dei
gioiellieri poveri.
Va a finire che daremmo delle provvidenze d'aiuto ad avvocati, liberi
professionisti, medici, imprenditori e artigiani che "si dichiarano poveri".
E' una discussione che non sta in piedi.
Se al sud la vita costa il 16% in meno, è anche vero che si guadagna meno.
Parlo di reddito pro capite.
E' vero che lo statale del nord prende quanto uno statale del sud
ed anche la trattazione nazionale degli stipendi porta ad un pareggio di
stipendi,
ma la realtà non è così come sembra in moltissimi casi.
Al nord c'è lavoro ed al sud no.
Una famiglia di statale del sud è già tanto che ha lo stipendio, mentre al
nord lavoro tutti in famiglia.
La società italiana è strutturata così e poco si può fare.
L'unico provvedimento che si può prendere riguarda il reddito familiare
e tentare di pareggiarlo in base al costo della vita.
Nel senso che bisgona tener conto del reddito complessivo della famiglia per
assegnare un bonus a chi è sfavorito, ma ciò implica un conteggio complicato
perchè il fisco non è efficiente e si otterrebbero altre ingiustizie.
Basta pensare agli imprenditori che dichiarano meno dei dipendenti o dei
gioiellieri poveri.
Va a finire che daremmo delle provvidenze d'aiuto ad avvocati, liberi
professionisti, medici, imprenditori e artigiani che "si dichiarano poveri".